Guida all’ascolto del Fidelio

Per apprezzare al meglio l’opera che vedremo dal vivo sabato 27 novembre alle 15:30 al Teatro La Fenice è molto importante aver prima ascoltato un po’ di volte le arie principali, in modo da rendere più godibile lo spettacolo in teatro. Qui di seguito trovate la trama e le arie principali tratte da YouTube per poter ascoltare liberamente la musica.

Fidelio

Opera in due atti

Musica: Ludwig van Beethoven
Testo: libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke.

Ruoli:

  • Florestan, prigioniero politico (tenore)
  • Leonore, sua moglie, conosciuta come Fidelio (soprano)
  • Don Pizarro, governatore della prigione di stato (baritono)
  • Rocco, carceriere (basso)
  • Marzelline, figlia di Rocco (secondo soprano)
  • Jaquino, inserviente della prigione (secondo tenore)
  • Don Fernando, ministro (secondo baritono)


Composizione: 1804 – 1814
Prima rappresentazione: 20 novembre 1805 al Theater an der Wien (Vienna)

__________________________________________

Trama dell’opera

La trama, in sintesi, è la seguente: Leonore, la moglie del prigioniero politico Florestan (incarcerato ingiustamente da Pizarro), si traveste da uomo, assumendo il nome di Fidelio, per poter entrare, come inserviente, nella prigione in cui è rinchiuso il marito, portargli un minimo di conforto e, alla fine, salvargli la vita, minacciando con un’arma Pizarro. Alla fine, l’arrivo del “Ministro” porterà alla liberazione dei prigionieri ed alla condanna del loro aguzzino.
La vicenda (pur trattando un fatto decisamente d’attualità) viene prudentemente retrodatata al XVII secolo ed ambientata nella prigione di stato di Siviglia.
La prima scena si svolge nel cortile della prigione, davanti all’abitazione del carceriere Rocco e della figlia Marzelline: questa è corteggiata da Jaquino (un dipendente del padre), ma è segretamente innamorata di un giovane inserviente appena assunto, di nome Fidelio e di dolcissimi modi (naturalmente, è Leonore travestita da uomo). Jaquino cerca di instaurare un dialogo con Marzelline, ma questa lo respinge.
Sopraggiungono Fidelio e Rocco: il carceriere si accorge del sentimento della figlia e vorrebbe darla in sposa a Fidelio. Questo (o, meglio, questa) approfitta della simpatia di Rocco per chiedergli (ed ottenere) di scendere con lui nei sotterranei per aiutarlo: sa infatti che vi è rinchiuso un prigioniero molto importante, forse il marito Florestan, scomparso da due anni, e di cui il Governatore della prigione, Pizarro, è nemico giurato.
Nella scena seguente Pizarro viene a sapere che il Ministro Don Fernando sospetta irregolarità nella gestione del carcere e che vi siano, tra i prigionieri, alcuni detenuti politici vittime di un potere arbitrario: intende, pertanto, compiere un’ispezione al più presto. Pizarro si allarma, temendo si scopra che tiene imprigionato, per motivi personali, Florestan (amico carissimo del Ministro), e decide di sopprimerlo.

Chiama quindi Rocco e gli comunica che il Re ha condannato a morte Florestan, offrendogli una borsa piena di monete d’oro se ucciderà lui stesso il prigioniero. Rocco non si sente di accettare, ma non può rifiutarsi di eseguire gli ordini del Governatore: insieme a Fidelio dovrà scavare la tomba in cui seppellire il condannato.
Fidelio e Marzelline, intanto, chiedono a Rocco di lasciare uscire per un momento dalle loro celle i prigionieri, anche senza l’ordine del Governatore: il carceriere, che sa quale terribile aiuto gli ha chiesto Pizarro, non ha paura di accondiscendere a questa richiesta e fa uscire i prigionieri, che possono godere di un istante di luce e di aria.
Sopraggiunge Pizarro, che si adira vedendo liberi i prigionieri, ma Rocco riesce a calmarlo, ricordandogli quello che sta per fare eseguendo un suo ordine. I prigionieri, comunque, devono ritornare nelle celle.
Fra loro non c’è Florestan: il secondo atto, infatti, si apre con la scena del prigioniero incatenato nel sotterraneo, che nel delirio crede di vedere la sposa, e di fuggire con lei in un regno di felicità e di libertà.
Intanto Rocco e Fidelio scendono nel sotterraneo, per liberare dai detriti una cisterna in cui dovranno gettare il corpo del condannato; Florestan si sveglia, e Fidelio gli si avvicina, riconoscendo il marito. Il suo sospetto ha trovato conferma: è lui il prigioniero che dovrà essere ucciso. Florestan chiede dell’acqua e Fidelio, col permesso di Rocco, gli porge una brocca con un po’ di vino e del pane.
Sopraggiunge Pizarro, che è deciso a togliere di mezzo il prigioniero compiendo egli stesso il delitto: ma Fidelio prima gli fa scudo col suo corpo, rivelandosi come Leonore, e quindi minaccia il perfido Governatore con una pistola. In quel momento si sente uno squillo di tromba che annuncia l’arrivo imminente del Ministro: per Pizarro non vi è più scampo. Nella scena finale, infatti, Don Fernando libera i prigionieri e Rocco gli rivela le trame del Governatore, svelandogli a quale sorte aveva condannato il suo caro amico Florestan. L’opera si conclude trionfalmente quando il Ministro, solennemente, consegna a Leonore le chiavi con cui lei stessa libererà il prigioniero.

Arie celebri

Di seguito trovate le arie principali dell’opera con i link ai rispettivi video su YouTube. Le arie contrassegnate dall’asterisco sono quelle il cui ascolto è vivamente consigliato.

Atto I

Atto II

Se volete vedere e ascoltare per intero l’opera, consiglio questa versione qui (finché resta disponibile…).